Scelgono l’agricoltura biologica perché sono convinti di produrre cibi più sicuri per la salute (58%), di salvaguardare l’ambiente (52,5%), di offrire maggiori tutele alla salute dei lavoratori (49,5%). Tuttavia, si dicono preoccupati per i bassi prezzi di vendita (39%), per gli adempimenti burocratici (30%) e i costi di certificazione (29%).
Queste sono le principali motivazioni e criticità dei produttori italiani di biologico emerse dall’indagine di Observa condotta nell’ambito del progetto RISBIO.
I risultati della ricerca, che saranno presentati durante il III workshop del GRAB-IT dedicato alla Sostenibilità e Qualità delle produzioni agricole biologiche, mettono in luce le strategie di promozione del settore che gli imprenditori considerano prioritarie: l’ampliamento dei contatti di vendita lungo la filiera (45,8%), l’iscrizione a marchi di tipicità (43,2%), l’uso dell’informazione via internet (41,5%) e lo sviluppo di aggregazioni strategiche tra imprenditori (40,9%).
Per incrementare il valore aggiunto delle produzioni, si propone una rosa di interventi, dei quali risultano decisivi l’apertura ad incontri pubblici in azienda (43,6%), la partecipazione a momenti promozionali come fiere, mostre, degustazioni (43,3%) e l’attività di agriturismo (40,5%).
Inoltre lo studio evidenzia le opinioni dei produttori sui consumatori. A loro giudizio, i cittadini sono fortemente interessati all’acquisto di prodotti bio per la loro capacità di tutelare la salute (49,5%) e, secondariamente, ritengono che i prodotti siano considerati più sicuri rispetto a quelli convenzionali (29,5%). Infine, sottolineano che le caratteristiche più apprezzate dai consumatori riguardano la sicurezza igienica (57,9%), la bontà e gli aspetti gustativi (57,4%) e in minor misura le caratteristiche nutrizionali e gli ingredienti del prodotto (44,5% e 44%).
I risultati completi dell’indagine saranno discussi dal prof. Giuseppe Pellegrini (Università di Padova) il 22 maggio al III workshop del GRAB-IT.
Il workshop vedrà la partecipazione anche degli altri componenti del progetto Risbio, tra cui Claudio Malagoli (Università di Bologna), Silvia Fant (Cinsa Venezia) e si soffermerà su vari temi. Per esempio, la percezione, atteggiamenti e attese del consumatore sulla qualità e sostenibilità dei prodotti da agricoltura biologica; il miglioramento delle pratiche di coltivazione e gestione dei suoli al fine di una maggiore sostenibilità e una maggiore qualità delle produzioni agricole biologiche, gli effetti sulla qualità nutrizionale e sensoriale e sull’impatto ambientale di nuovi metodi di allevamento biologico Sicurezza e qualità degli alimenti da agricoltura biologica: i progressi nel campo delle trasformazioni alimentari, la difesa delle colture, qualità e sostenibilità in agricoltura biologica.