L’ATO della Val Chiampo, un consorzio di tredici comuni dell’Ovest vicentino, ha avviato nel 2007 in collaborazione con Observa un progetto dal titolo PARCO (Partecipazione e Comunicazione).
Il Progetto è nato con l’obiettivo di coinvolgere cittadini, istituzioni, imprese e associazioni nella discussione riguardante gli interventi per la tutela delle risorse idriche. In questo ambito particolare attenzione è stata data alla depurazione e al trattamento dei residui della lavorazione della concia, dato che in questo territorio ha sede uno dei più importanti distretti industriali del mondo.
Per affrontare le decisioni che avranno un notevole impatto sull’ambiente, sul settore produttivo e sulla popolazione, è stata adottata una strategia di comunicazione e coinvolgimento che mira a far emergere il punto di vista dei vari soggetti interessati, individuando i nodi critici e i possibili elementi di forza. In questa prospettiva è stato avviato un processo di comunicazione che coinvolge decisori politici, rappresentanti delle imprese e della società civile in uno sforzo di lettura dei problemi e di definizione delle possibili soluzioni, attivando un percorso che permetta di identificare i rischi possibili non solo da un punto di vista tecnico, ma anche sotto il profilo socio-culturale.
Il progetto ha attivato tre azioni:
una fase di ascolto mediante il coinvolgimento di 100 leader sociali appartenenti a varie agenzie e istituzioni del territorio, individuando aspettative, percezioni e richieste riguardanti l’ambiente;
un’indagine campionaria con la quale è stato contattate un campione significativo di 1000 cittadini raccogliendo informazioni sul rapporto tra popolazione e ambiente con particolare attenzione all’inquinamento e ai servizi di tutela del territorio (qui una presentazione più articolata dei risultati);
un forum civico, realizzato grazie alle indicazioni emerse dall’indagine, durante il quale cittadini, esperti, imprenditori, associazioni e rappresentanti istituzionali si sono incontrati per analizzare e discutere la gestione dei residui industriali.
Il forum ha riunito in momenti diversi gli attori interessati, proponendo una dinamica innovativa di discussione e confronto grazie alla quale è stato possibile selezionare ed esaminare una serie domande del pubblico favorendo una trattazione approfondita degli argomenti. L’assemblea pubblica conclusiva ha permesso di affrontare in modo organico i quesiti contenuti in un documento preparato dai cittadini, facilitando il confronto tra punti di vista e interessi molto diversi.
Accanto a queste iniziative, il progetto ha attivato un sito web, per mantenere aperto il dialogo con il pubblico, con l’intento di presentare tutti i materiali di interesse e il programma di iniziative che si stanno svolgendo.
Per una maggiore diffusione degli obiettivi e dei risultati del progetto è stato pubblicato anche un book di presentazione, disponibile presso gli uffici dell’Ato di Arzignano.
Il progetto, infine, è stato assunto a caso studio per una tesi di laurea sul tema della partecipazione dei cittadini ai dibattiti riguardanti innovazioni tecnoscientifiche ad elevata complessità. Elaborata e discussa da Roberto Cibin, presso la facoltà di Sociologia dell’Università di Trento, la tesi dal titolo Tecnoscienza e coinvolgimento dei cittadini, intendeva analizzare se le linee guida ed i vari modelli forniti dalla teoria della democrazia deliberativa (quali Consensus Conference, Citizen’s Jury ecc.), possano rappresentare delle valide soluzioni da affiancare ai meccanismi aggregativi offerti dal sistema rappresentativo dello Stato liberal-democratico; questo anche alla luce delle opportunità – che tali esperienze offrono – di generare “apprendimento situato” sia attraverso la condivisione di conoscenze tacite che si sviluppa nell’argomentare collettivo, sia tramite la funzione assunta in questi dialoghi dall’incertezza scientifica, che rende possibile la creazione di conoscenza riflessiva. A tal fine, il lavoro si è concentrato sullo studio del forum civico “Salviamoci la Pelle”, un esempio concreto di dialogo tra cittadini ed esperti in merito ai problemi di smaltimento dei rifiuti industriali della loro zona. La riflessione teorica ed empirica ha reso evidente come, nonostante i numerosi difetti e difficoltà d’implementazione presenti, i tavoli deliberativi offrano effettivamente un efficace aiuto sia nel coinvolgimento dei cittadini “a monte” dei processi decisionali, sia nel processo di avvicinamento di esperti e profani, sia, infine, nella creazione di cittadini più informati e attenti al bene comune.
Per informazioni: Ato Valle del Chiampo P.zza della Libertà, 36071 Arzignano; Tel. 0444.476515 – Fax 0444.476513 – observa[at]observanet.it;