Su Nova24 de Il Sole24Ore la nuova indagine dell’Osservatorio Scienza e Società.
Numerosi studi e vicende nazionali e internazionali, negli ultimi anni, hanno evidenziato una crescente domanda di coinvolgimento nelle questioni scientifico-tecnologiche da parte dei cittadini, ad esempio come attivi sostenitori di ricerche su malattie rare. Una tendenza che appare ancora più chiaramente dalle ultime rilevazioni.
Secondo oltre l’80% degli italiani, infatti, “i cittadini dovrebbero essere più coinvolti nelle scelte che riguardano la scienza e la tecnologia”.
Ancor più specifica e nitida è l’indicazione, da parte di oltre quattro italiani su dieci, che le priorità degli investimenti pubblici in ricerca dovrebbero essere definite con il concorso di “tutti i cittadini” – a fronte di un 26% che le delegherebbe agli scienziati e di un 18% che le lascerebbe ai politici.
La richiesta di coinvolgimento è più forte tra i giovani (tra i 15-19enni arriva al 53%), il che lascia presagire che si tratti di un trend destinato a rafforzarsi. Chi chiede più voce nelle decisioni è spesso un assiduo lettore di scienza e frequentatore di festival e incontri con scienziati.
Insomma, ben vengano le occasioni di comunicazione, ma resta una domanda inevasa di trasparenza e inclusione nei processi decisionali.
I risultati completi dell’indagine – e le relative note metodologiche – sono disponibili in pdf.
L’articolo è stato pubblicato su Nova24, supplemento de Il Sole 24 Ore, il 25 ottobre 2007.
L’Osservatorio Scienza e Società è un’iniziativa di Observa – Science in Society, realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo. La supervisione scientifica è di Massimiano Bucchi (Università di Trento), Federico Neresini e Giuseppe Pellegrini (Università di Padova), in collaborazione con Valeria Arzenton.
La rilevazione è stata condotta tramite interviste telefoniche con metodo CATI su un campione di 998 casi, stratificato per genere, età e ripartizione geografica e rappresentativo della popolazione italiana di età superiore ai 15 anni.