Domeniche a piedi, targhe alterne, blocco della circolazione: ogni anno le città italiane propongono iniziative per salvaguardare la qualità dell’aria che respiriamo. Forse anche perché sensibilizzati da queste iniziative, i cittadini individuano ormai nettamente nel traffico automobilistico il primo responsabile dell’inquinamento urbano: oltre sei Italiani su dieci sono infatti convinti che auto e motorini siano la causa principale dell’inquinamento, ben più di emissioni industriali e impianti di riscaldamento domestico.
Tuttavia, la maggioranza è scettica sul fatto che il modo più efficace per affrontare il problema a livello locale sia quello delle targhe alterne (indicato solo dal 19% degli intervistati) o il divieto totale di circolare con l’auto in città (17%) e ancor meno il pagamento di una tassa per entrare in città come accade a Londra (5,4%).
L’intervento considerato più urgente riguarda piuttosto il trasporto pubblico. Oltre un Italiano su due si dichiara infatti disposto a rinunciare all’auto a fronte di una riduzione del costo e di una maggiore efficienza dei mezzi pubblici. Sembra dunque che per gli Italiani la questione dell’inquinamento non si possa affrontare con sanzioni e misure di contenimento, ma vada piuttosto gestita incentivando una mobilità sostenibile e premiando i comportamenti virtuosi.
L’articolo è stato pubblicato su Nova24 giovedì 5 aprile 2007.
I risultati completi dell’indagine sono disponibili qui.
L’Osservatorio Scienza e Società è un’iniziativa di Observa Science in Society, realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo. La supervisione scientifica è di Massimiano Bucchi (Università di Trento), Federico Neresini e Giuseppe Pellegrini (Università di Padova), in collaborazione con Valeria Arzenton.
La rilevazione è stata condotta tramite interviste telefoniche con metodo CATI su un campione di 988 casi, stratificato per genere, età e ripartizione geografica e rappresentativo della popolazione italiana di età superiore ai 15 anni.