La tecnoscienza può essere considerata sia come l’insieme dei processi che pongono in essere le pratiche di produzione dei fatti scientifici e tecnologici, sia come l’agglomerato (peraltro mutevole) delle istituzioni entro le quali tali pratiche prendono corpo. Distinte per tradizione, la scienza e la tecnologia appaiono ad un’analisi più articolata come parti di una stessa realtà istituzionale, della stessa trama di convenzioni, di processi, di linguaggi e di traiettorie personali.
Tenere conto di entrambe le dimensioni rende possibile una descrizione di quanto accade nelle pratiche di tipo sociale, comunicativo, organizzativo, materiale e conoscitivo che concorrono a costituire la tecnoscienza.
In tale contesto, occorre interrogarsi sulle modalità che stabilizzano, nel breve e nel lungo periodo, alcuni percorsi di affermazione di un particolare fatto scientifico e/o artefatto tecnologico, ma anche su tutte quelle pratiche di conflitto, negoziazione e governo delle risorse e degli interessi in gioco.
Soprattutto occorre indagare l’intreccio tra istituzioni e processi che portano alla costituzione del panorama tecnoscientifico attuale, riflettendo sugli strumenti analitici più efficaci a coglierlo.
Intorno a queste domande, intese come spunti di riflessione e punti di partenza dell’analisi, si svolgerà all’Università della Calabria (Campus di Arcavacata) dal 25 al 26 maggio 2007 il II workshop di STS Italia, la Società Italiana di Studi di Scienza e Tecnologia.
Obiettivo del workshop è quello di sollecitare interrogativi, discussioni e contributi da parte di giovani ricercatori sul rapporto tra tecnoscienza e istituzioni (organizzative, accademiche, politiche ed economiche).
Tra gli appuntamenti previsti, anche una tavola rotonda sul tema “Comunicare/costruire gli studi su scienza e tecnica: divulgazione, formazione e ricerca sulla tecnoscienza” alla quale parteciperà, tra gli altri, il presidente di Observa, Federico Neresini.
Programma e informazioni logistiche sono sul sito www.stsitalia.org