Il dibattito sugli investimenti in ricerca e innovazione è sempre più frequentemente associato, anche in Italia, alla discussione sulle forme e i diritti di accesso e utilizzo dei risultati.
Il dato del 2009 registra un significativo spostamento degli orientamenti degli italiani verso un giudizio che prevede il più ampio e libero accesso a prodotti quali farmaci contro la malaria (il 70,6% ritiene che li si debba poter utilizzare liberamente, indipendentemente dagli interessi economici di individui o istituzioni/aziende che li hanno realizzati) o tecnologie per il risparmio energetico (71,2%).
Questo richiamo alla più ampia possibilità di utilizzo decresce se si passa a considerare farmaci in grado di migliorare le prestazioni sessuali, software e composizioni musicali. Vale tuttavia la pena di segnalare che anche in questi ambiti si registra uno slittamento degli orientamenti verso forme di ‘libero accesso’: coloro che sono disposti a riconoscere un beneficio economico al compositore di un brano musicale sono diminuiti dal 60,3% al 53,7% dal 2007 al 2009.
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Leggi l’articolo uscito su Nòva 24 – Il Sole 24 Ore, di Massimiano Bucchi.
L’Osservatorio Scienza e Società è dal 2002 il primo monitoraggio permanente delle tendenze e degli orientamenti dell’opinione pubblica italiana nei confronti di ricerca e innovazione tecnologica. L’Osservatorio è un’iniziativa del centro ricerche Observa – Science in Society, realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo.
Rilevazione CATI su un campione di 1020 casi, stratificato per genere, età e ripartizione geografica, rappresentativo della popolazione italiana con età uguale o superiore ai 15 anni.
Observa – Science in Society è un centro di ricerca indipendente senza fini di lucro che promuove la riflessione e il dibattito sui rapporti tra scienza e società, favorendo il dialogo tra ricercatori, policy makers e cittadini.