In Svezia, una recente ricerca ha indagato il livello di fiducia dei cittadini nelle università e nella ricerca.
Il concetto di post verità, sempre più utilizzato nel contesto politico e nel dibattito internazionale, viene spesso usato anche nel dibattito pubblico sui temi di scienza e tecnologia per paventare una possibile crisi di fiducia nella ricerca. Un fatto che non trova conferma nei dati di Vetenskap & Allmänhet che mostrano, invece, un livello elevato di fiducia nelle università e nella ricerca scientifica.
Dalla ricerca emerge che il 61% degli svedesi afferma di avere una fiducia molto o abbastanza elevata nelle università. Si tratta di un aumento di cinque punti percentuali rispetto all’anno precedente ed è il livello più elevato mai raggiunto dal 1997.
Sono soprattutto le persone istruite ad avere maggiore fiducia rispetto a quelli livelli di istruzione inferiori. E i giovani hanno più fiducia degli anziani. Tuttavia, la ricerca mostra che è il luogo di residenza a far maggiormente la differenza: la fiducia nelle università è più bassa nelle zone rurali e più elevata nelle maggiori città (Stoccolma, Göteborg e Malmö).
Massima fiducia nella medicina
L’indagine misura anche la fiducia in diversi settori della ricerca. La medicina è il campo scientifico che riscontra, tra i cittadini, il livello più alto di fiducia (il 76% dichiara di averne “molto” o “abbastanza”). Seguono la tecnologia (67%), le scienze naturali (61%), le scienze sociali (49%), le scienze dell’educazione (42%) e gli studi umanistici (39%).
La fiducia nei ricercatori rimane stabile
Rimane stabile, invece, la fiducia degli svedesi nei ricercatori. Nelle precedenti ricerche, il 62% dichiarava di riporre un livello alto di fiducia nel lavoro dei ricercatori. Solo il 3% dichiarava, invece, di avere poco fiducia nel loro operato.
La fiducia nei ricercatori è più elevata tra chi possiede un titolo di studio più elevato e tra chi vive nelle grandi città della Svezia rispetto a coloro che abitano nei centri rurali.
Investire nella ricerca sulle malattie cardiopolmonari e sull’ambiente
Ogni anno agli svedesi viene anche chiesto su quali campi di ricerca pensano che la Svezia debba investire. La maggior parte dei cittadini indica le malattie cardiopolmonari (96%) e l’ambiente (92%), mentre le ricerche spaziali e in ambito filosofico sono le meno supportate: solo un terzo degli intervistati considera importante investire in questi campi di ricerca.
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Vetenskap & Allmänhet è un’organizzazione svedese, non-profit che si occupa di promuovere il dialogo tra ricercatori e pubblico.
I risultati sono tratti dalla survey 2017 SOM (Society, Opinion, Mass Media). Il campione rappresentativo a livello nazionale è composto da 3.400 cittadini svedesi di età compresa tra 16 e 85 anni.