E’ più rischiosa la carne di pollo o quella di manzo? Dove posso acquistare i prodotti più sicuri? E’ meglio la verdura dell’orto oppure quella acquistata al supermercato? Quanto pericolosi sono i residui di antibiotici? Quali enti pubblici ritieni siano responsabili della sicurezza di quello che mangiamo? E quanto ritieni siano importanti i sistemi di allevamento nella sicurezza degli alimenti? Ma è vero che una volta si mangiavano prodotti più genuini?
Observa, in collaborazione con la Regione Veneto e l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie ha cercato di dare risposta a questi quesiti, conducendo un’approfondita indagine sui temi della percezione del rischio alimentare in Veneto.
La ricerca si è articolata in due fasi.
La prima fase, basata su un approccio metodologico di tipo qualitativo, è stata condotta con l’intento di esplorare le modalità di percezione del rischio alimentare e di identificarne le dimensioni più significative. I risultati ottenuti attraverso l’analisi dei 7 focus group realizzati hanno, inoltre, consentito di definire il quadro di riferimento per la conduzione di un’indagine campionaria, su scala regionale, tesa ad approfondire i contenuti, le forme e i modi con cui i cittadini veneti si rapportano al tema della sicurezza alimentare.
L’indagine campionaria ha costituito il cuore della seconda fase. La rilevazione si è svolta tra maggio e luglio 2004, coinvolgendo ottocento famiglie residenti in Veneto e ha inteso raggiungere un duplice obiettivo: da un lato mettere in luce l’insieme delle percezioni sociali e degli atteggiamenti assunti dalla popolazione veneta nei confronti dei rischi alimentari, dall’altro costruire una mappa delle soglie di attenzione rispetto a tali rischi, orientata alla conoscenza preventiva delle caratteristiche dei potenziali destinatari di future campagne di comunicazione sul tema.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati nel volume A tavola con sicurezza, la percezione del rischio alimentare in Veneto, che coerentemente al disegno complessivo della ricerca, si compone di quattro parti.
La prima, di carattere introduttivo propone una panoramica dei principali approcci teorici allo studio della percezione del rischio alimentare nell’ambito delle scienze sociali.
La seconda parte descrive gli aspetti rilevanti emersi durante la fase preliminare della ricerca: dopo aver presentato l’insieme delle credenze e dei giudizi raccolti durante i focus group in merito alle diverse categorie di generi alimentari, vengono introdotti le dimensioni e i fattori principali concorrenti alla formazione degli atteggiamenti verso il rischio, per giungere alla costruzione di una mappa della percezione del rischio alimentare, utile a sintetizzare le posizioni espresse dai partecipanti ai focus group e a formulare una serie di ipotesi esplorative per la fase successiva.
La terza parte è dedicata alla discussione dei principali risultati emersi dalla survey: partendo da una descrizione delle pratiche e delle abitudini alimentari adottate dalle famiglie venete, l’analisi si concentra sul valore attribuito in generale all’alimentazione, sulle percezioni circa la sicurezza e i rischi connessi al consumo del cibo e ai luoghi di approvvigionamento, senza mancare di rilevare le fonti e le modalità di informazione preferite dai consumatori. Chiude questa parte un approfondimento dello studio delle dimensioni concorrenti alla costruzione della percezione dei rischi alimentari, avviato nella fase preliminare della ricerca, con l’obiettivo di identificare i principali criteri di valutazione della sicurezza alimentare adottati dalla popolazione veneta.
Nella parte conclusiva del rapporto viene infine proposta una tipologia dei possibili destinatari di future campagne di comunicazione, distinti in base ad una serie di caratteristiche emerse come rilevanti nel corso dell’indagine.
Per avere maggiori informazioni sulla pubblicazione e sulla ricerca, scrivete a observa[at]observanet.it oppure visitate la pagina dei contatti.
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