È opinione diffusa che la società possa solo rincorrere le scoperte degli scienziati e le invenzioni dei tecnologi; se poi queste accelerano, la rincorsa non può che essere trafelata e le trasformazioni che ne derivano sono descrivibili solo in termini di un tardivo adattamento. Ma siamo proprio sicuri che, mentre la scienza scopre e la tecnologia innova, la società rimanga inalterata? La società è sempre e inevitabilmente condannata a essere in ritardo?
Le nanotecnologie offrono una buona occasione per provare a rispondere a tali interrogativi.
Dalla quarta di copertina: «Le nanotecnologie, insieme alle biotecnologie, alle neuroscienze e all’informatica, promettono di cambiare non solo il nostro mondo, ma anche noi stessi. Le possibili ricadute, suggestive e vertiginose, hanno a che fare con l’elettronica molecolare e i computer quantistici, le celle solari superefficienti e i biosensori. E non sembra lontano il giorno dei nano-farmaci e del nano-dosaggio, né quello in cui saranno iniettati nano-robot capaci di “riparare” le cellule difettose o sostituirle una per una. Eppure l’idea che lo sviluppo tecnoscientifico stia imprimendo un’accelerazione al cambiamento sociale è illusoria: la società non è in ritardo e la tecnoscienza non è in anticipo perché evolvono insieme. Viviamo già – come illustrato nel libro – in una società nanotecnologica, quel che appare un ipotetico futuro diventa il nostro febbrile presente.»
Sabato 24 settembre 2011, ore 16.00, presentazione del libro con Telmo Pievani, in occasione del Festival del Diritto dedicato a Umanità e Tecnica, presso Palazzo Rota Pisaroni, Salone d’Onore, Piacenza.
Venerdì 20 maggio 2011, ore 18.30, presentazione del libro con Leopoldo Benacchio (INAF) presso Galla Caffé, P.zza Castello 2/a, Vicenza.
Acquista il libro sul sito de Il Mulino.
Federico Neresini insegna Scienza, Tecnologia e Società all’Università di Padova. Autore di numerosi saggi su riviste nazionali e internazionali, ha curato recentemente, insieme a Massimiano Bucchi, la pubblicazione dell’Annuario Scienza e Società 2010 (Il Mulino) e Cellule e cittadini. Biotecnologie nella sfera pubblica (Sironi).