Presentati in anteprima a Torino i dati dell’Osservatorio Scienza Tecnologia e Società su “Gli italiani, la scienza e le tecnologie digitali” contenuti nella nuova edizione dell’Annuario Scienza e Società 2011 (Il Mulino), curato da Observa Science in Society e realizzato grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo.
Gli italiani, specialmente i più giovani, giudicano molto positivamente l’impatto delle tecnologie digitali. Restano però alcune preoccupazioni, e una quota consistente di cittadini rimane completamente esclusa da queste tecnologie.
Sono alcuni dati che emergono dalla settima edizione dell’Annuario Scienza e Società 2011.
Gli italiani esprimono un giudizio molto favorevole sull’impatto delle tecnologie digitali, enfatizzando soprattutto i benefici della telefonia mobile (otto italiani su dieci) e di internet (tre su quattro). La familiarità con queste tecnologie e l’ottimismo per i loro benefici sono particolarmente elevati tra i più giovani, anche se il loro rapporto con la tecnologia è principalmente di tipo ludico, orientato soprattutto a tempo libero e intrattenimento.
Quattro italiani su dieci (39,1%) restano tuttavia caratterizzabili come tecnoesclusi: non possiedono alcun dispositivo tecnologico ad eccezione del telefono cellulare; di fronte a un nuovo oggetto tecnologico devono chiedere aiuto ad altri; non navigano in rete; esprimono preoccupazione per potenziali implicazioni negative di queste tecnologie e giudizi che non di rado rasentano la tecnofobia. Un italiano su quattro (26,6%) si caratterizza d’altra parte come tecnofilo professionale: possiede e utilizza un certo numero di tecnologie digitali, ma soprattutto per esigenze di lavoro.
Ma quali dispositivi tecnologici gli italiani portano sempre con sé? Oltre all’ormai immancabile telefono cellulare (nove su dieci lo hanno sempre a portata di mano), nelle tasche e nelle borse sono molto presenti chiavette USB (tre italiani su dieci) e lettori Mp3 (uno su cinque). A dispetto del nome, invece, i computer portatili sono di rado parte dell’armamentario tecnologico che si porta con sé quotidianamente: benché il loro possesso sia molto diffuso, poco più di un italiano su dieci li tiene in borsa.
Significative preoccupazioni emergono su temi quali privacy e responsabilità. Oltre un italiano su quattro, ad esempio, ritiene che in caso di contenuti ‘impropri’ (offensivi o lesivi della privacy) la responsabilità vada attribuita al sito web che li ospita o li rende consultabili; ancora più elevata è la quota di soggetti che in questi casi considera responsabile chi ha messo online i contenuti. Pochissimi (meno del 10%) collocano la responsabilità al livello del fruitore (chi visualizza o scarica un contenuto). Secondo Massimiano Bucchi, professore di Scienza, Tecnologia e Società all’Università di Trento e tra i curatori dell’Annuario, questi risultati indicano che prevalgono ancora, tra gli italiani, una logica da media tradizionali e una concezione di utilizzatore ‘passivo’. “Emerge una diffusa difficoltà a comprendere come le tecnologie digitali abbiano drasticamente ridefinito il confine tra ‘pubblico’ e ‘privato’ nelle nostre vite quotidiane. Così, da un lato la facilità d’uso di questi nuovi strumenti seduce ampie fasce di pubblico, dall’altro buona parte della società italiana sembra dover ancora maturare gli strumenti culturali per gestirne le implicazioni”.
Leggi l’articolo di Massimiano Bucchi su Nòva24:
Usi e consumi della scienza
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La presentazione dell’Annuario Scienza e Società 2011 si è svolta mercoledì 23 febbraio, presso il Circolo dei Lettori di Torino.
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I dati dell’Osservatorio Scienza e Società sono raccolti tramite rilevazione CATI su un campione di 985 casi, stratificato per genere, età e ripartizione geografica, rappresentativo della popolazione italiana con età uguale o superiore ai 15 anni.
L’Annuario Scienza e Società (a cura di M. Bucchi e G. Pellegrini), giunto nel 2011 alla settima edizione, propone in forma sintetica e accessibile una raccolta ragionata di informazioni e dati provenienti dalle più accreditate fonti nazionali e internazionali, utili per comprendere lo stato e le trasformazioni della ricerca e dell’innovazione nella nostra società. L’Annuario Scienza e Società è realizzato grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo e pubblicato da Il Mulino.
Per informazioni, tabelle e grafici:
Stefano Corsi, Observa Science in Society, tel. 0444 305454.
Observa Science in Society è un centro di ricerca indipendente senza fini di lucro che promuove la riflessione e il dibattito sui rapporti tra scienza e società, favorendo il dialogo tra ricercatori, policy makers e cittadini.
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