Uno dei temi più dibattuti in questi ultimi anni, che evidenziano la tensione tra scienza e società e la conseguente inadeguatezza delle categorie politiche classiche nel mediare in modo positivo e propositivo le diverse istanze che queste due realtà esprimono, è rappresentato dalla questione degli organismi geneticamente modificati (OGM). L’incertezza legata alla possibilità di affermare la sicurezza o l’insicurezza per la salute delle persone e per gli equilibri dell’ambiente naturale derivante dall’introduzione di OGM in agricoltura è “certificata” dalla stessa comunità scientifica che al suo interno si presenta divisa, sia in riferimento all’interpretazione dei dati disponibili, sia per quanto riguarda le indicazioni da dare alla politica, cioè a chi è chiamato a prendere le decisioni in merito all’utilizzo o meno di queste nuove acquisizioni della scienza-tecnica.
Questo volume vuole portare un contributo di riflessioni e di argomentazioni proprio su questo specifico tema, non tanto nella direzione di dare facili certezze politiche e scientifiche, quanto piuttosto nel favorire una maggiore comprensione di un fenomeno complesso e, soprattutto, nell’indicazione di possibili modalità di ricerca del consenso attraverso la messa in campo di innovativi processi di informazione, coinvolgimento e partecipazione dei cittadini e dei diversi portatori di interesse, così da sostenere ed accompagnare la decisione politica nella definizione di un livello di rischio accettabile da parte della comunità che è chiamata a sopportarlo.
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