Fino a ieri lo scienziato poteva accontentarsi di fare ricerca tranquillo nel suo laboratorio. Oggi questo non basta. Sull’orizzonte della scienza si affaccia una costellazione di attori che non possono più rimanere estranei: accanto agli “addetti ai lavori” troviamo mass media, decisori politici, cittadini. Il nuovo panorama genera una duplice esigenza: da una parte, promuovere una maggiore comprensione reciproca e rapporti più stretti tra scienziati e media; dall’altra, coltivare una comunicazione biunivoca tra ricercatori e cittadini attraverso gli strumenti della divulgazione, del confronto e del dibattito.
Come far fronte a tale urgenza, se gli scienziati sono eredi di una formazione che non ha consegnato loro strumenti efficaci per affrontare la sfida del dialogo tra scienza e società? Ecco che, all’interno dell’area Science and Society del Sesto Programma Quadro della Commissione Europea, nasce ESCW, il Laboratorio Europeo sulla Comunicazione della Scienza. Obiettivo strategico: intensificare il dialogo tra scienza e società occupandosi, tra l’altro, della comprensione da parte del pubblico, dell’interesse dei giovani per la carriera scientifica, del ruolo delle donne nella scienza.
Esperti provenienti da tutta Europa si riuniscono per individuare i punti chiave nella preparazione dei giovani scienziati alla comunicazione con una pluralità di interlocutori. Il confronto e lo scambio di idee ed esperienze getteranno le basi per la progettazione di workshops sulla comunicazione della scienza da proporre, nelle diverse realtà locali, a ricercatori operanti in campo scientifico e tecnologico.
All’iniziativa hanno aderito: Bulgaria, Croazia, Germania, Inghilterra, Francia, Grecia, Italia, Irlanda, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia. (2005-2006)