Honour Mention to Massimiliano Agosti, Liceo Scientifico ‘G. B. Quadri’, Vicenza (Italy), for the poetry with which he partecipated to the national award Merck Serono, “La scienza narrata”.
“V”, by Massimiliano Agosti
Una gran corsa è la vita,
è ancor più vero ciò
per color che nascon qui
nel carro ch’Elio avventato
cedette all’incauto figlio.
Oh! Temerario rampollo,
che il sommo Giove dovette
col forte suo brando abbatter,
sull’Eridanee sponde erbose.
Presso il centro del Sol, qui,
sul limitare di quella,
che dal bianco latte d’Era
versato, nomata fu,
nascon rapidi Neutrini.
Snelli e lesti sempre corron,
da nulla turbati corron,
neutri, s’illudon di viver.
Niun li frena, niun li ferma,
vedon cento e cento cose,
null’essi però colgon,
fretta gli assal, l’attim fugge!
Eccoli lasciare già
l’infernal nido celeste,
eccoli in gara con Iride.
Nati appena già son qui,
metri, chilometri e miglia,
senza sforzo, macinano.
Vengono, vedono e vanno.
Fretta gli assal, l’attim fugge!
Or son qui nel nostr’avel,
nell’infantil culla d’Uom.
Posson passar senza duol
monti, fiumi e mari ancor
Terra stessa non s’oppone,
fin nelle sue oscure viscere,
ove regnano Proserpina
e Pluton, sereni giungon.
D’un montuoso loco elvetico
vengon al bel suol d’Hesperia.
I vuoti affanni uman vedon,
le vane speranze vedon,
le vite sprecate vedon,
non se ne curano affatto,
ma sereni passan oltre.
Li dove Enotria anelante
verso le fugaci nubi
s’erge in gran sasso innevato,
passan sotterranee vasche
con curiosità osservati.
Senza potersi oltre chieder
qual sia cagion d’inusual
cammin, essi già fuggon!
S’affrettan tutto vedendo,
ma nulla non mai capendo,
fugge il tempo e non si ferma.
Vanno corron senza posa,
qual destrier presso l’albergo
nella speme del riposo.
Fretta gli assal, l’attim fugge!
Come Odisseo superar
volle le ultime frontiere,
essi rapidi s’affrettan
agl’invalicabili limiti
che Nume, Natura o ignota
forza pose all’Universo.
Attraversan luoghi e mondi
quali mai l’uomo vedrà,
nulla essi però goder
posson, troppo del desio
vano la furia li prende.
Alle colonne d’Ercol
corron. Mai vi giungeranno?
Sempre sarà troppo tardi,
vita fugge e tempo passa,
niun mai ce li renderà.
Vuota è infatti la vita
da vana speme assorbita.
Fretta gli assal, l’attim fugge!
Tutto provan, nulla godon,
fermarsi certo non posson:
son da un’illusione assorbiti.
Vivon, ma non vivon. Tu?