Observa presenta Gli italiani, la scienza e l’ambiente. Secondo Rapporto su Scienza, Tecnologia e Opinione pubblica in Italia, pubblicato per Il Mulino nell’Annuario Scienza e Società 2009.
Il 63% degli italiani riconosce i benefici della scienza, anche se aumenta (dal 39% al 46%) la preoccupazione che la scienza minacci i valori della società. Restano stabili alfabetismo scientifico e attenzione ai temi scientifici nei media e rimane critico il giudizio su organizzazione e dinamiche discriminatorie nel mondo della ricerca.
La scienza e i suoi potenziali benefici continuano a suscitare ampia fiducia tra gli italiani (63%). D’altra parte, aumentano (dal 39% al 46%) i timori per le sue implicazioni sul piano dei valori; inoltre restano critiche le opinioni sull’organizzazione della ricerca: oltre un italiano su due avverte una presenza significativa di interessi economici (52%) nel mondo della ricerca e sei su dieci percepiscono opacità e potenziale discriminazione nei processi che governano le carriere scientifiche.
Sono alcuni dei dati che emergono dall’indagine “Gli Italiani, la scienza e l’ambiente. Secondo rapporto su scienza, tecnologia e opinione pubblica in Italia”, realizzata da Observa – Science in Society, con il sostegno della Compagnia di San Paolo e pubblicata per Il Mulino nell’Annuario Scienza e Società 2009.
Presentato il 18 febbraio in anteprima a Torino, lo studio propone i dati originali sugli atteggiamenti e le percezioni dei cittadini verso scienza, tecnologia e ambiente raccolti nel corso del 2008 dall’Osservatorio Scienza e Società di Observa – Science in Society. Una fotografia aggiornata dello stato dei rapporti tra cittadini e scienza nel nostro Paese.
«I giudizi sulle criticità della ricerca» sottolinea Valeria Arzenton, responsabile delle attività di ricerca di Observa e curatrice dell’indagine insieme a Massimiano Bucchi «si riflettono anche sulla percezione di potenziali dinamiche discriminatorie nel reclutamento e nelle carriere scientifiche». Il 60% degli italiani, maschi compresi, è d’accordo nel ritenere che l’ambiente di lavoro degli scienziati sia dominato dai maschi.
Gli italiani si esprimono anche a sostegno di nuove forme di finanziamento della ricerca, come il “cinque per mille”. Quasi tre quarti lo ritengono uno strumento utile per finanziare la ricerca, che permette ai cittadini di premiare gli istituti più meritevoli, incentiva una maggiore trasparenza da parte degli enti di ricerca e rende più partecipate le decisioni sui finanziamenti alla ricerca.
Gli italiani si confermano interessati agli argomenti scientifici e tecnologici presentati nei media. Televisione e riviste di divulgazione restano le fonti d’informazione più affidabili su questi temi, sebbene inizino ad acquisire credibilità anche media meno tradizionali, quali blog di ricercatori e siti web di istituti di ricerca. Colpiscono i giudizi molto positivi attribuiti alla testimonianza diretta degli scienziati in incontri pubblici e festival della scienza. Stabile, poco al di sotto della media europea, il livello di alfabetismo scientifico, anche se quasi un italiano su due è convinto che ‘il sole sia un pianeta’.
La versione integrale di Gli Italiani, la scienza e l’ambiente. Secondo rapporto su scienza, tecnologia e opinione pubblica in Italia è inclusa nel volume Annuario Scienza e Società 2009, edito da Il Mulino, dal 12 febbraio in libreria.
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